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1) L'idea di prodotto/servizio: cosa proponiamo?

Il Regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, impone ai ristoratori di esporre gli ingredienti dei loro piatti al fine di evitare episodi di intolleranze e allergie ai consumatori finali. A decorrere dal 13 dicembre 2014, ogni ristorante, un self service, bar, mensa, gelateria, gastronomia, etc. dovrà accompagnare il menu dei piatti con un «foglietto illustrativo» (come per i farmaci) per segnalare l’eventuale presenza di uno o più dei 14 principali nutrienti fonte di allergia.

 

Da qui nasce la nostra idea di business che consiste pertanto nella realizzazione di un’applicazione per smartphone e tablet che abbiamo chiamato ForFood, che aiuti i gestori ad adempiere alla nuova normativa in maniera interattiva con i clienti: l’applicazione gestirà infatti anche altre utilità come ad esempio segnalazione di piatti per vegani, vegetariani, bio, …

 

L’utente finale scaricherà sul proprio cellulare l’applicazione e la potrà utilizzare gratuitamente, mentre l’esercente esporrà all’interno dei propri locali il logo dell’applicazione per segnalare ai clienti l’adesione al circuito, pagandoci un canone mensile in “abbonamento”. L’esercizio associato avrà a disposizione una propria area riservata dove caricare e aggiornare i piatti da lui serviti: per ogni piatto avrà a disposizione una lista di ingredienti precaricati e già codificati. L’utente, selezionando il ristorante dalla lista, potrà scorrere i vari piatti del giorno e verificare per ogni piatto la segnalazione di allert che lo avvertono di eventuali ingredienti da lui non tollerati, ma anche se quel piatto è ad esempio consumabile da vegetariani o vegani.

2) La concorrenza: per vincere la sfida contro...

L’App più simile alla nostra è Genius Food e consente di identificare gli ingredienti presenti nei vari alimenti per segnalare eventuali intolleranze o incompatibilità con scelte o restrizioni alimentari. Genius Food è però è rivolta solo a prodotti confezionati presenti sugli scaffali dei supermercati ed il circuito della ristorazione è pertanto escluso dall’utenza di questa applicazione.
 

Esistono poi altre due applicazioni (MiSiedo e 2Spaghi) rivolte invece al circuito della ristorazione, ma danno solo la possibilità di esprimere opinioni e condividere le recensioni degli utenti sui vari locali e i piatti serviti.


Infine un applicazione riservata ai celiaci creata dall’ AIC (Associazione Italiana Celiaci) offre la reperibilità di ristoranti esclusivamente per celiaci.


Nessuna applicazione unisce pertanto tutte queste funzionalità come invece fa la nostra e pertanto possiamo concludere di non avere concorrenti diretti.

3) Il target: a chi lo proponiamo?

Posti i limiti iniziali di struttura e di investimento per una start up abbiamo deciso, almeno inizialmente, che per il primo triennio la nostra area target sarà la provincia di Vicenza.

La nostra ricerca si è orientata su due fronti:

 

  • Analisi del numero e della distribuzione di esercenti presenti in provincia (per noi gli esercenti rappresentano il cliente che pagherà il canone per l’utilizzo dell’applicazione)

  • Analisi del numero di soggetti che abitualmente consuma pasti fuori casa (per noi rappresentano gli utenti che utilizzeranno la nostra applicazione)

 

 

 

  • ANALISI DEL NUMERO DI ESERCENTI

 

Da uno studio pubblicato da Confindustria Vicenza abbiamo estratto il numero di esercizi per comune della provincia di Vicenza e al fine di organizzare la rete vendite li abbiamo poi suddivisi sui i quattro ambiti identificati dal Ministero dello Sviluppo Economico:

4) Il prezzo: a quanto lo vendiamo?

Per poter usufruire della nostra applicazione è richiesto un canone mensile pari a 19,90 euro che ci pagherà l’esercente convenzionato. Il cliente dell’esercente invece scaricherà gratuitamente l’applicazione e non pagherà alcun canone di utilizzo: in questo modo contiamo di diffondere il più possibile l’applicazione tra il pubblico.

5) Le politiche commerciali: come incentiviamo le vendite?

Oltre alla leva della nuova normativa, per diffondere il nostro prodotto punteremo anche su servizi integrativi ai quali potranno avere accesso l’esercente convenzionato ed il cliente finale.

 

Ad esempio il ristorante potrà inviare agli utenti che hanno consumato pasti nel suo ristorante messaggi promozionali come ad esempio un’offerta speciale in un certo giorno, eventi, o qualsiasi altra promozione del ristorante.

 

Per poter aumentare la diffusione tra i clienti dei ristoranti pensavamo a speciali convenzioni da stipulare con l’esercente che prevedono ad esempio una consumazione omaggio (es. un caffè) al cliente che scarica l’applicazione.

 

I clienti inoltre potranno dare dei voti ai locali e ai piatti consumati: questo aspetto fa diventare l’applicazione interattiva e incentiva i clienti ad utilizzare spesso l’applicazione ed inoltre ci consente di fornire ai ristoratori delle statistiche sui piatti da loro serviti.

 

Tramite queste funzioni aggiuntive pensiamo quindi di fidelizzare l’utente finale all’utilizzo dell’app e di conseguenza anche i ristoratori.

6) La distribuzione: come e dove lo vendiamo?

A partire dai quattro ambiti già identificati, abbiamo effettuato un calcolo basato sulla distanza da coprire ed il tempo medio per incontrare un cliente per poter decidere quale sia il numero di agenti necessari per poter gestire il numero di esercenti presenti in ogni ambito.

 

Dai conteggi effettuati è emerso che, per coprire tutti gli ambiti in maniera efficiente, avremo bisogno di due agenti di commercio.

 

Gli obiettivi di copertura sono: per il primo anno riuscire a convenzionare il 15% degli esercizi, per il secondo anno il 33% e il 50% al termine del terzo. Per potere raggiungere questi obiettivi ogni agente deve riuscire ad attivare 38 nuovi clienti ogni mese. 

7) La comunicazione: come e dove lo raccontiamo?

Le forme di promozione e pubblicità a cui abbiamo pensato sono tre.

  • PUBBLICITA’ SU WEBE’ una forma di pubblicità semplice da realizzare ed anche economica e che è diretta all’utenza che vogliamo raggiunger

  • PUBBLICITA’ DIRETTAE’ la classica forma con volantini, locandine, autoadesivi da distribuire con personale specializzato da distribuire nei centri commerciali o in occasione di fiere ed eventi.

  • PUBBLICITA’ NEI LOCALIAd ogni locale convenzionato verrà fornito un kit pubblicitario formato da delle locandine, autoadesivi e depliant informativi. In questo modo è possibile raggiungere per il tramite degli esercizi direttamente i clienti abituali od occasionali.

 

8) Ipotesi di ricavi: quanto possiamo ricavarci?

In base al piano vendite prevediamo di incassare i seguenti canoni annuali:

 

 

 

9) Ipotesi di costi: quanto ci potrebbe costare?

Abbiamo suddiviso i costi in tre categorie: investimenti iniziali, costi fissi di struttura e costi variabili per esercente convenzionato.

Gli investimenti iniziali sono composti dal costo di creazione dell’App per euro 32.000, spese per caricare la base dati ingredienti per euro 10.000 e spese varie di costituzione della ditta e altri oneri iniziali per euro 5.000. Il totale degli investimenti iniziali è stimato in euro 47.000 da suddividere sui primi 3 anni di attività danno un costo medio annuo di euro 15.600 circa

I costi fissi annuali sono composti principalmente da: hosting dati e spese per presenza sui vari store per smartphone per euro 250 circa annuali; consulenza esterna continuativa con un esperto in alimenti per euro 1.500 mensili; il costo dell’affitto ufficio, attrezzature informatiche e utenze varie per euro 2.000 mensili; un dipendente amministrativo per il primo anno, due il secondo e tre il terzo ad un costo annuo di 20.000 euro; un tecnico informatico specializzato per il primo ed il secondo anno ed due il terzo ad un costo annuo di 30.000 euro; altre spese amministrative, bancarie e di pubblicità per complessivi euro annuali 20.000.

La terza categoria di costi esaminati è quella dei costi variabili legati alla rete vendita (provvigioni agenti pari al 10% dei canoni) e un kit di materiale promozionale da esporre in ogni esercizio convenzionato (euro 20). In base alle stime di vendita tali costi ammontano ad euro 28.000 il primo anno, 50.000 il secondo e 72.000 il terzo.

 

10) Ipotesi di utile: quanto ci possiamo guadagnare?

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